Padre Iulio Maria De Lombaerde, MSF

Padre Iulio Maria Lombaerde


Cenni biografici di P. Iulio Maria De Lombaerde, MSF

P. Iulio Maria De Lombaerde, al secolo Iulio Emilio Alberto De Lombaerde, nacque il 7 gennaio 1878 a Beverein-Leite, regione della Waregen, in Belgio. Fu battezzato e registrato il giorno successivo la nascita, l’8 gennaio.
I suoi genitori erano Giuseppe e Sidonia Rosalia Steelandt, persone di fede semplice, ma profondamente praticata. La famiglia in cui visse p. Iulio era realmente una piccola chiesa domestica, poiché era tutto basato sui valori della vita cristiana. Seppero incutere nei figli le virtù morali e cristiane. Giuseppe e Sindonia ebbero nove figli maschi, di questi ne sopravvissero soltanto due: Giulio Emilio e Achille Giovanni, tutti e due divennero padri missionari.
Quando Iulio Emilio aveva 8 anni la famiglia si trasferì in Tenheede, villaggio di Waregem, dove il giovane visse fino all’età di 17 anni. Nel 1889 fece la prima comunione e la Cresima. Iulio Emilio visse in un’epoca nella quale era grande l’entusiasmo per le missioni straniere. Non aveva ancora 17 anni quando un grande desiderio di essere missionario gli invase il cuore. Inizialmente non pensava che la sua strada potesse essere il sacerdozio, il suo desiderio era consacrare la vita per la salvezza delle anime. Studiava nel collegio San Giuseppe di Torhont quando ascoltò un profondo sermone di un anziano vescovo dell’Africa. Il prelato spiegava a quel popolo la triste situazione, di estrema povertà e ignoranza religiosa dei negri dell’Africa, degna di commiserazione. Chiedeva offerte per sottrarli da tanta sofferenza e promuovere una sana evangelizzazione. La sua predicazione fu tanto commovente che sensibilizzò il cuore di tutti. Iulio Emilio, toccato profondamente dalla grazia di Dio non ha resistito, pensò il donare pienamente la sua vita a Dio era sicuramente l’elemosina più significativa che potesse fare. Da quel giorno il suo ideale missionario si è concretizzato. Terminato l’anno scolastico nel 1894 ritornò in famiglia con la ferma risoluzione di offrirsi interamente al Signore diventando missionario in terra africana. Nel dicembre dello stesso anno andò nella casa di missione “San Carlo” dei Padri Bianchi, missionari della Madonna dell’Africa, in Boxtel-Olanda, per un migliore discernimento vocazionale e per prepararsi a entrare in noviziato. Nell’ottobre del 1985 partì per la casa Carree/Argel, capitale dell’Algeria dove risiedeva la casa centrale di formazione dei Padri Bianchi. Entrò in noviziato come fratello laico missionario, ricevette il nome di Fra Optado Maria. Concluso il noviziato fu inviato in varie missioni della Congregazione lavorando con molto entusiasmo; svolse la sua missione per sei anni nel continente africano. Colpito da gravi febbri, dalle quali non c’era cura, non poté più continuare con questa missione, fu così che gli nacque nel cuore un’altro progetto. Capì che come sacerdote poteva fare molto di più per quel popolo, ma prima di qualunque decisione pensò di fare un voto alla Madonna, affidando a Lei la sua guarigione e in tal modo chiedeva per sua intercessione affidarsi alla volontà di Nostro Signore Gesù Cristo. Straordinariamente ricevette la grazia di guarire dalla terribile febbre, dunque a causa della sua grande devozione per la Madre di Dio, scelse, in seguito, di cambiare il suo nome in Iulio Maria. Successivamente, con il permesso dei suoi superiori, entrò in contatto con il p. Giovanni Battista Berthier che aveva fondato una congregazione per le vocazioni adulte in Olanda: i Missionari della Sacra Famiglia. Nel febbraio del 1902 fece il suo ingresso in questa Congregazione. Fu ordinato sacerdote il 13 giugno 1908; nel 1910 fu inviato per una fondazione di un seminario della Congregazione in wakken/Belgica. In quel luogo si dedicava anche alla predicazione delle missioni. Nel settembre del 1912 fu inviato alle missioni del Brasile. Arrivò a Recife (PE), nell’ottobre dello stesso anno. Passò qualche tempo in Natal (RN), ma il suo destino era Macapà dove arrivò il 27 febbraio 1913. In Macapà si dedicò esclusivamente alla pastorale missionaria, senza trascurare la vita spirituale, per questo, in poco tempo trasformò quella parrocchia. Andava intuendo che la missione aveva bisogno di operai perché la “messe” era grande. Sospinto dall’urgenza di collaboratori maturò l’idea di fondare una Congregazione di religiose. Con l’approvazione del vescovo di Santeren gettò le prime basi per la Congregazione delle Figlie del Cuore Immacolato di Maria, era il 21 novembre 1916. Nel 1923 la casa Madre delle suore e il noviziato furono trasferite in Icoarací, periferia di Belem (PA). Una volta libero dalle attività parrocchiali gli sorse nel cuore l’idea di fondare anche il ramo mascolino, ma una serie di difficoltà e senza l’approvazione dell’arcivescovo di Belem, nonostante fosse autorizzato dal suo superiore generale all’opera sacerdotale, il suo progetto non poté realizzarsi. Fu proprio in questa occasione che Mons. Carlato Fernandez da Silva Távora, vescovo di Caratinga-MG, seppe della sua grande delusione e gli comunicò che lui gli avrebbe dato tutto l’aiuto necessario se avesse fondato la sua opera nella sua Diocesi. Nel 1926 fu trasferito nella parrocchia di Alecrin, villaggio di Natal (RN) con la richiesta che in quel luogo potesse lavorare fino a quando la Congregazione mandasse un altro sacerdote. Solo nel 1928 sarà libero per andare nel sud-est. Arrivò in Manhumerin il 24 marzo 1928, qui diede inizio alla fondazione della Congregazione dei missionari della Madonna del SS. Sacramento, ossia dei Missionari Sacramentini della Vergine del SS. Sacramento che fu eretta canonicamente il 25 marzo 1929. Il vescovo Mons. Carloto gli chiese che fondasse il ramo femminile della nuova Congregazione, dopo poco tempo si decise di eseguire la richiesta del suo nuovo vescovo, così il 24 dicembre 1929 nacque la nuova famiglia religiosa in Manhumerin. Dopo 16 anni di profonda ed ammirabile dedizione al ministero presbiterale e delle due Congregazioni da lui fondate e alla formazione dei padri religiosi e religiose morì a causa di un incidente stradale, era il pomeriggio del 24 dicembre 1944.
P. Iulio Maria era un uomo interamente di Dio, un uomo di orazione e spiritualità centralizzata nell’Eucarestia, nella Vergine Santissima e nella Chiesa. Scrisse più di 80 libri di spiritualità in difesa della Chiesa e di divulgazione della Teologia della Chiesa in lingua popolare. Attraverso p. Iulio furono ricevute varie decine di grazie e alcuni miracoli.

Attori della Causa: Congregazione delle Figlie del Cuore di Maria
Missionari di Nostra Signora del Santissimo Sacramento
Suore Sacramentine di Nostra Signora

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