Angelo Angioni

padre-angelo-angioni

Cenni biografici del Servo di Dio Angelo Angioni
(1915-2008)

Il Servo di Dio Angelo Angioni nacque il 14 gennaio 1915 in Bortigali (SS) in Sardegna, figlio di Antonio Angioni e di Maria Grazia Manconi. Nel 1917 i suoi genitori si trasferirono nella cittá di Ozieri. Nel 1926 entrò nel Seminario Diocesano di Ozieri e poi, nel 1930, nel Pontificio Istituto delle Missioni Estere (PIME) trasferendosi prima a Genova, poi a Monza e Milano, ma per ragioni di salute dovette tornare a casa ed entrò nel seminario regionale sardo. Il 31 luglio 1938 fu ordinato sacerdote. Fu viceparroco, parroco e, nel 1948, fu nominato rettore del seminario. In quel tempo lavorò anche per costituire una comunità diocesana di sacerdoti oblati, consacrati alle missioni popolari e, possibilmente, alle missioni fuori casa. Nell’Anno Santo del 1950 fu inviato a Roma dal suo vescovo per chiedere una terra di missione per gli Oblati della diocesi.

Gli fu presentata la richiesta del Vescovo di São José do Rio Preto, Stato di São Paulo, in Brasile, bisognoso di sacerdoti per la sua diocesi. Nacque così la cooperazione tra le diocesi di Ozieri e Rio Preto. Don Angelo fu il primo ad offrirsi e nel novembre del 1951 salpò per il Brasile. Giunto a Rio Preto si inserì come cooperatore nella parrocchia di São João Batista e, poco dopo, ne fu nominato parroco. Pensava di restare in Brasile tre anni, ma vi è rimasto tutta la vita. Aveva chiaro il suo programma: aiutare la Diocesi a soddisfare tutte le esigenze di una vita spirituale intensa. Per questo doveva avere una comunità di contemplativi; una congregazione femminile di vita attiva dedicata all’evangelizzazione ed all’insegnamento; un gruppo di sacerdoti che il Vescovo potesse inviare come missionari dentro e fuori della diocesi; un movimento laicale di appoggio morale e materiale alle missioni della diocesi.
Creò una scuola sotto la responsabilità della parrocchia, avviò la costituzione di un istituto missionario diocesano, formato da sacerdoti, diaconi, religiose e laici. Già nell’agosto del 1966 i primi laici fecero la loro consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. In quegli anni il Vescovo di São José do Rio Preto, mons. Lafayette, scriveva a Mons. Carraro, fondatore del Seminario per l’America Latina a Verona: “Nasce, col mio permesso, un piccolo seminario per l’America Latina. I sacerdoti che si formano lì si compromettono ad esercitare il ministero anche fuori della diocesi”. Nella decada degli anni ‘70 si prodigò perché la diocesi di Pavia, dove era vescovo il fratello Antonio, inviasse a Rio Preto una equipe di docenti e formatori per avviare il seminario maggiore. Consapevole che una chiesa ha bisogno anche di strutture, fu instancabile costruttore di Chiese, cappelle, case parrocchiali, case di ritiro, residenze per religiose, spazi per le attività parrocchiali. Tutto questo senza trascurare il suo interesse per le lingue, la teologia, l’ecologia, la medicina naturale e le traduzioni. Scrisse innumerevoli opuscoli formativi che stampava e diffondeva per mezzo della tipografia editrice di cui aveva dotato l’istituto Missionario Cuore Immacolato di Maria.
Il 22 giugno del 2000 un ictus rallentò, ma non fermò il suo dinamismo. Per otto anni, benché debilitato, costretto ad una sedia a rotelle, continuò, per quanto ridotta, la sua attività pastorale.
Morì il 15 settembre del 2008 nell’ospedale di São José do Rio Preto e venne sepolto nella chiesa di São João Batista, José Bonifacio. I suoi resti mortali furono esumati il 7 giugno 2015 e sono meta di numerosi pellegrinaggi da parte dei fedeli che attribuiscono alla sua intercessione numerosi favori. Il suo nuovo sepolcro si trova nella suddetta chiesa della prima sepoltura.

Sito registrato nella